Il ponte attuale è stato in gran parte edificato nel periodo repubblicano su un preesistente manufatto sannita che era costituito da due semplici elementi laterali in pietra e calcestruzzo sui quali alcune tavole in legno disposte orizzontalmente permettevano il passaggio di persone e animali. La tradizione vuole che vi sia passato il dittatore romano Quinto Fabio Massimo per arrestare l’avanzata di Annibale durante la seconda guerra punica. Il ponte ha subito diversi rimaneggiamenti specie a seguito del terremoto del 5 giugno 1688 e all’alluvione del 1860 quando venne costruita la volta a sinistra per reggere il muro alle sue spalle, pericolante. Nel 2008 è stato oggetto di un intervento di restauro ad opera dell’architetto Vincenzo Vallone.