La grotta venne adibita al culto dell’Arcangelo Michele intorno al 700 dai Longobardi che fondarono un altro sito rupestre che dovette all’origine costituire un polo di aggregazione rituale, incentrato sul culto micaelico dopo l’opera antidolatrica svolta dai vescovi di Benevento Barbato, e di Capua Decoro. Oltre a Faicchio e a Cerreto Sannita altre grotte dedicate a san Michele nacquero nelle vicine Guardia Sanframondi e Gioia Sannitica.